Il Drago di Elorn, una leggenda sulle coste della Bretagna
Nel nord della Bretagna, in Francia, c’è un luogo molto famoso che nasconde un segreto che in pochi conoscono.
Ci troviamo tra il villaggio di Meneham e il faro di Pontusval, lungo la leggendaria “Via dei Fari”, in un tratto di costa dai paesaggi incantevoli chiamato “la Costa delle Leggende”.
Questo appellativo deriva dalle innumerevoli storie che caratterizzano questa zona di Francia e una volta visitata non si fatica a capirne il motivo. Negli anni le storie della tradizione e le credenze popolari si sono mischiate con le realtà, dando vita a leggende dalle quali non si può non rimanere affascinati.
L’ambiente naturale che contraddistingue la costa, l’architettura dei villaggi, le tempeste che sferzano tutto l’anno e il faro di Pontusval che illumina di speranza i cuori dei marinai, sono le pagine perfette per una leggenda che sfida la razionalità ma che non può non affascinare i viaggiatori di passaggio.
Il drago di Elorn
Lord Elorn era un lord francese che viveva nel castello di La Roche-Maurice, un piccolo villaggio nel dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna. Un giorno, due cavalieri di passaggio al castello, videro in cima alla torre un uomo in preda alla disperazione che stava per lanciarsi nel vuoto.
Da nobili guerrieri si diressero veloci sotto di esso e gridando verso l’uomo cercarono di dissuaderlo dal folle gesto. Uno dei cavalieri, curioso di capire chi fosse quell’uomo, gli chiese: “chi è lei? cosa la spinge a togliersi la vita?”
Con le lacrime agli occhi l’uomo rispose: “sono Lord Elorn e mio figlio è in pericolo”.
I cavalieri rimasero a bocca aperta; non potevano credere che un uomo così importante e ricco potesse fare questo folle gesto. Dopo diverso tempo riuscirono a convincere Elorn a non gettarsi giù dalla torre e una volta in salvo ascoltarono la sua storia.
Un drago affamato si presentava ogni sabato sotto il suo castello e pretendeva un suddito di Lord Elorn come cibo. Se non fosse stato accontentato avrebbe sputato fuoco dalla sua bocca su tutto il palazzo distruggendo ogni cosa.
Dopo diversi sacrifici, il drago scelse il figlio di Lord Elorn come prossimo pasto ma questo, il sovrano, non poteva accettarlo. Decise quindi di sacrificarsi lui al posto del figlio e quel giorno era ormai arrivato.
I cavalieri decisero allora di aiutare Elorn a sconfiggere il drago e a salvare lui e il suo giovane figlio, così, poche ore dopo, prepararono una trappola per catturare la bestia affamata.
Arrivò il momento dello scontro e dopo una dura battaglia i cavalieri riuscirono a sconfiggere e a intrappolare il drago. Lo legarono e con i loro cavalli lo trainarono verso la costa a Pontusval. Qui gettarono il suo corpo nell’oceano con la speranza di non rivederlo mai più.
Pontusval, dove attualmente sorge l’omonimo faro, in antico bretone significherebbe “l’abisso dove fu annegata la bestia”.
Il corpo del drago giace ancora sui fondali davanti al faro e nelle notti di tempesta si può ancora sentire il suo verso provenire dall’oceano.
Federico