Roma per nomadi digitali: ecco come richiedere il visto
Roma per nomadi digitali non è uno slogan del ministero del turismo o una fantasia remota di qualche amante “dell’alternativo”. È la nuova realtà che sta nascendo nella capitale e che, da qualche mese, ha aperto le sue porte ai “lavoratori del futuro”.
“Perché Roma non guarda solo al glorioso passato, ma punta avanti verso un grande futuro”
Dopo anni d’attesa è infatti possibile richiedere anche in Italia il visto per nomadi digitali e lavoratori da remoto. Questo grande cambiamento ha l’obiettivo di agevolare l’ingresso e la permanenza nel paese di figure altamente qualificate che, per un determinato periodo di tempo, si trasferiranno a vivere e lavorare nel “bel paese”.
E Roma, grazie alle mille opportunità che offre, sta diventando una meta sempre più gettonata tra i nomadi digitali e i lavoratori da remoto. Diventa quindi fondamentale capire come richiedere il visto per i nomadi digitali a Roma e quanto tempo serve per averlo.
Quindi, se sei un nomade digitale o un lavoratore da remoto che vuole venire a Roma allora continua a leggere questo articolo perché ti spiegherò come richiedere il visto e i requisiti necessari.
Cos’è il visto per i nomadi digitali a Roma
Il 4 aprile 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che disciplina, secondo diversi parametri, gli ingressi e la permanenza in Italia di “nomadi digitali e lavoratori da remoto”. Questo decreto è stato pubblicato dal Ministero dell’Interno insieme con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero del Turismo e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A chi è rivolto il visto
Il visto è rivolto ai cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea che svolgono un’attività lavorativa, altamente qualificata, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che gli consentono di lavorare da remoto.
Requisiti per richiedere il visto da nomade digitale a Roma
Per un nomade digitale o un lavoratore da remoto che vuole richiedere il visto per trasferirsi a Roma servono dei requisiti specifici. Ora ti elencherò tutto quello che serve per poter avviare la richiesta:
- Disporre di un reddito minimo annuo non inferiore al triplo del reddito minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Per un lavoratore senza coniuge e figli il reddito necessario è all’incirca 24.789 euro
- Disporre di un’assicurazione sanitaria per cure mediche e ricovero ospedaliero, valida per il territorio nazionale e per il periodo del soggiorno
- Dimostrare con documenti ufficiali dove si intende alloggiare
- Aver accumulato almeno 6 mesi di esperienza in un lavoro qualificato, compatibile con la vita da nomade digitale o lavoratore da remoto
- Non avere condanne a carico
Come richiedere il visto da nomade digitale a Roma
Inizialmente si dovrà fare la richiesta del visto di ingresso (di corto o lungo soggiorno) presso il Consolato o l’Ambasciata Italiana nel Paese di residenza. Bisognerà quindi presentare i requisiti sopra elencati.
Dopo l’arrivo in Italia, entro otto giorni lavorativi dall’ingresso, occorre richiedere il rilascio del permesso di soggiorno per li lavoro alla questura del luogo dove ci si trova. Alla questura il richiedente dovrà mostrare la documentazione presentata in sede di richiesta di visto confermata dall’ufficio consolare.
La questura comunicherà il rilascio del permesso di soggiorno, trasmettendo copia del contratto di lavoro o di collaborazione agli Enti per le verifiche di competenza ( INPS e INAIL per le verifiche di carattere contributivo, Agenzia delle Entrate per gli aspetti fiscali e Ispettorato Nazionale del Lavoro).
Già dalla richiesta di rilascio del permesso di soggiorno, con conseguente rilascio della ricevuta, sarà possibile iniziare a svolgere l’attività lavorativa a Roma e sul territorio italiano.
Con il rilascio del permesso di soggiorno viene anche generato e comunicato al lavoratore il proprio codice fiscale.
Quanto dura il visto da nomade digitale per l’Italia?
Il permesso di soggiorno con la dicitura “nomade digitale”, “lavoratore da remoto”, ha la durata di un anno ed è rinnovabile annualmente se permangono le condizioni ed i requisiti di quando si è fatta la richiesta iniziale.
Perché venire a Roma da nomade digitale
Roma è una città enorme che offre di tutto e di più a qualsiasi persone intenda visitarla o viverci. Certo, non è tutto rosa e fiori e di problemi ce ne sono molti, ma questo succede ovunque.
Il vero vantaggio di una città come Roma, che si sposa bene con la vita di un nomade digitale o un lavoratore da remoto, è proprio la possibilità di farsi contaminare da tutto quello che c’è intorno. Cultura, storia, persone e nuove opportunità.
Sono proprio le opportunità che si possono creare che danno senso ad una periodo di vita nella città eterna. Come descrivo anche nella guida che ho scritto: “Dove lavorare da remoto a Roma: ecco i migliori posti”;
“Roma, se la sera non fa la stupida, può cambiarti la vita per sempre”.
Se hai altre domande su Roma e sulla vita da nomade digitale in questa città, scrivimi anche per email o in dm sui miei canali social come Instagram e Facebook, sarò felice di confrontarmi con te.
Federico