Fuerteventura: le streghe del Tindaya, la montagna sacra

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La strega del Tindaya

Fuerteventura è una delle isole più famose delle Canarie, l’arcipelago spagnolo a largo delle coste africane. Questa bellissima isola è rinomata per il surf e le good vibes, ma un viaggiatore attento capirà subito che c’è tanto di più.

Oltre a spiagge incantevoli, movida, deserto e onde pazzesche, a Fuerteventura c’è un luogo magico venerato già dai tempi più antichi: La Montagna sacra di Tindaya.

Questa montagna è in realtà un vecchio vulcano, che si pensa possa essere stato il più grande di tutta l’isola. Quello che oggi possiamo ammirare è infatti ciò che resta della lava che un tempo, in seguito ad un’eruzione, si solidificò al suo interno. L’erosione ha fatto il resto, livellando il robusto corpo di questo gigante.

Gli antichi aborigeni di Fuerteventura, probabilmente di origine berbera e proveniente dal nord Africa, ritenevano questa montagna un luogo sacro. A conferma di questa teoria c’è stato infatti il ritrovamento di alcuni reperti molto interessanti.

Tra le scoperte più emblematiche ci sono le incisioni rupestri presenti in cima alla montagna di Tindaya. Queste incisioni “podomorfe” sono ben 312 e tutte sembrano essere dirette verso le isole di Tenerife e Gran Canaria; un caso quantomeno “strano”. Si crede infatti che la cima del Tindaya possa essere stata usata come luogo di culto dove, forse, venivano anche svolti sacrifici umani.

Ma, a prescindere da queste supposizioni, è sicuramente interessante sapere che nei pressi della montagna sono stati ritrovati anche dei resti di alcune case/grotte e una necropoli. 

 

Montagna sacra di Tindaya, Fuerteventura

 Le streghe del Tindaya

Ma come ogni luogo sacro che si rispetti, c’è sempre una storia, una leggenda che rende questi posti ancora più magici. Tra le numerose leggende che vengono tramandate ce ne sta una che mi ha particolarmente colpito. Parlo del “La leggenda di “Casa Alta de Tindaya””.

Questo misterioso luogo era conosciuto per essere la dimora di un gruppo di streghe che vivevano sulla cima della montagna e che, durante la notte, faceva incursioni nel paese per rapire le anime dei suoi abitanti.

Questo gruppo di streghe era infatti solito scendere durante la notte e scorrazzare tra le piccole vie del paese di Tindaya in cerca di qualche poveretto. Gli abitanti erano spesso vulnerabili perché affidavano alla montagna sacra la loro vita costruendo le case nella direzione della cima del vulcano. 

 

Strega di Tindaya che rapisce le anime

 

Una volta raggiunto il loro obiettivo, le streghe risalivano velocemente in cima prima del sorgere del sole e se, per caso, non ci riuscivano si rifugiavano nella Casa Alta de tindaya.

Questa casa era molto temuta dagli abitanti perché si racconta che un giorno, con l’inganno, queste streghe fecero salire fino in cima il padrone di casa prima di rivelarsi e spingerlo giù di sotto. Il povero uomo morì sul colpo e la sua casa venne quindi presa da queste bestiacce che ne fecero il loro rifugio. 

La conquista di questa casa fu festeggiata dal gruppo nel “bailadero de las brujas”, un altro luogo zeppo di magia e mistero sull’isola. 

Secondo alcuni le streghe non se ne sono mai andate e ancora oggi è possibile sentirle dalle correnti d’aria che soffiano nei pressi del Tindaya. Si dice infatti che queste siano le anime rubate agli uomini e che per sempre balleranno intorno alle streghe che se ne sono impossessate.

 

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