Sarajevo; cosa vedere e fare se sei un vero viaggiatore

Una delle prime obiezioni quando ho detto che sarei partito per questo viaggio è stata: “ma cosa c’è da vedere e fare a Sarajevo? Che ci vai a fare?!”. Domanda lecita, lo ammetto, ma fidati che ci sono tantissime cose da vedere e da fare! Io però l’ho capito solo una volta arrivato.
Sarajevo, ma in generale tutta la Bosnia ed Erzegovina, sono quei posti che danno molto di più di quello che ricevono dalla tua visita. Sanno toccarti dentro, nel profondo, sanno farti porre tante domande lasciando a te la responsabilità della risposta.
E di luoghi così, al mondo, non ce ne sono tantissimi, per questo penso che la Bosnia ed Erzegovina sia un posto da veri viaggiatori e non da superficiali turisti.
La maggior parte delle cose da vedere e da fare a Sarajevo riguardano la storia che questa città racconta tra le vie, sui palazzi e in tutto ciò che la circonda. Dal 1992 al 1995 ci fù una delle guerre più assurde e tragiche che la storia moderna ha da raccontare e le cicatrici sono ancora visibili nelle città e sui volti delle persone.
Ma, nonostante questo, Sarajevo è una città rinata, sorridente e multiculturale; aperta a tutti quelli che hanno un cuore gentile.
Se sei un vero viaggiatore e hai voglia di partire per un viaggio indimenticabile allora prendi appunti perché sto per raccontarti cosa vedere e fare a Sarajevo, la “Gerusalemme d’Europa”.
Sarajevo oggi; facciamo chiarezza
Prima di cominciare con l’itinerario voglio fare chiarezza sulla situazione che c’è oggi a Sarajevo. Sono infatti sicuro che molti dubbi e molte domande te le sei poste anche tu e sono altrettanto sicuro, che almeno una persona di quelle che hai intorno, ti avrà fatto una di queste domande dopo aver parlato di Sarajevo e della Bosnia.
A Sarajevo c’è ancora la guerra?
No, a Sarajevo non c’è più la guerra. Gli scontri terminarono il 21 novembre 1995 con gli accordi di Dayton, mentre l’assedio di Sarajevo cessò definitivamente il 29 febbraio del 1996 con il ritiro delle truppe serbe. Oggi la capitale bosniaca è una città ferita ma piena di vita ed è un luogo dove la pace è stata conquistata dalla sua popolazione.
La Bosnia è sicura?
Si, la Bosnia ed Erzegovina è un paese sicuro in cui viaggiare. Come in tutti i luoghi del mondo esiste la micro criminalità, quindi è importante stare attenti ai propri oggetti personali e ai borseggiatori che si possono trovare nei luoghi più turistici e affollati.
C’è qualcosa da vedere a Sarajevo?
Si, a Sarajevo ci sono molte cose da vedere. Scoprirai luoghi e storie che prima non conoscevi e tornerai a casa con un bagaglio culturale e di emozioni che ti riempiranno il cuore. Sarajevo e la Bosnia ed Erzegovina hanno tanto da offrire e tanto da raccontare.
In Bosnia c’è l’euro?
Si, in Bosnia si può utilizzare l’euro come metodo di pagamento anche se ufficialmente la moneta locale è il Marco. Ti consiglio di portare una buona quantità di contante per il tuo viaggio perché le carte sono accettate ma non ovunque e ti capiterà spesso di dover usare i contanti anche nei grandi negozi o per le attrazioni. È comunque possibile prelevare presso i diversi ATM presenti in città delle grandi banche come Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Serve il passaporto per entrare in Bosnia?
No, per noi italiani non è necessario il passaporto per entrare in Bosnia ed Erzegovina, basta la carta d’identità valida per l’espatrio. Io però ti consiglio di utilizzare il passaporto perché le procedure di controllo sono più veloci e perché ti verrà messo il timbro in entrata e in uscita dal paese. Gli appassionati di viaggi so che apprezzeranno questa informazione!
Qual è la religione più diffusa a Sarajevo?
La religione più diffusa è l’Islam ma, soprattutto Sarajevo, è una città multiculturale e accogliente e coesistono serenamente anche il cristianesimo ortodosso, il cattolicesimo e l’ebraismo. In città sono infatti presenti, a poca distanza l’una dall’altra, moschee, chiese cristiane, chiese ortodosse e sinagoghe. Questo bellissimo esempio di convivenza di diverse religioni ha valso a Sarajevo il soprannome di “Gerusalemme d’Europa”.
Dove si trova e come raggiungere Sarajevo
Sarajevo è la capitale della Bosnia ed Erzegovina ed è raggiungibile dall’Italia con dei voli diretti da Roma Fiumicino e da Milano Bergamo-Orio al Serio. Grazie alle compagnie aeree low cost, come Wizz Air, è possibile volare anche con meno di 50 € andata e ritorno.
Il periodo migliore per visitare Sarajevo
Il periodo migliore per visitare Sarajevo è la primavera e la fine dell’estate. In questi periodi è possibile visitare la nazione senza il caldo torrido estivo (a Mostar si superano anche i 40°) e senza il freddo invernale (spesso si raggiungono i -20° a Sarajevo). Un’altro vantaggio di questi due periodi è il minor afflusso turistico, quindi potrai goderti il centro storico di Sarajevo o il Ponte di Mostar senza dover sgomitare tra orde di turisti superficiali.
Sarajevo; cosa vedere e fare
Ci siamo, siamo arrivati al sodo di questa guida, ora ti dirò tutto quello che devi fare e vedere a Sarajevo. Andiamo!
Monte Trebević
In base al tuo orario di arrivo ti consiglio di valutare da dove iniziare la tua scoperta di Sarajevo; io sono partito dal Monte Trebević perché il mio volo da Roma è atterrato alle 8:00 di mattina e ho preferito iniziare da qui per godermi a pieno l’ambiente naturale e il fresco del mattino.
Per raggiungere il Monte Trebevic ho utilizzato un taxi direttamente dall’aeroporto al costo di 40 €. Non è sicuramente l’opzione più economica ma ho preferito raggiungere direttamente il luogo di interesse perché la nostra giornata era iniziata già alle 3:00 del mattino. In alternativa si possono utilizzare i mezzi e la funivia Gondola to Trebevic al costo di 15 €, andata e ritorno o 10 € singola tratta.
Da qui puoi partire alla scoperta di una parte di Sarajevo molto particolare, infatti nel 1984 ci furono le Olimpiadi invernali di Sarajevo e i resti di alcune strutture sono ancora visitabili. La più famosa è la pista da bob che venne in parte ricostruita dopo la guerra e che ora è uno dei punti turistici più caratteristici di Sarajevo. Sui resti della pista sono stati disegnati diversi murales e l’impressione che si ha è di un paesaggio post apocalittico tipico dei film americani. Riprendendo la funivia per tornare in città si passa vicino ad un bellissimo punto panoramico da dove è possibile vedere tutta Sarajevo.
Moschea dell’Imperatore
Scendendo dal Monte Trebevic con la funivia ti consiglio di dirigerti verso la Moschea dell’Imperatore, il luogo di culto più antico di Sarajevo. Fù costruita in stile ottomano classico tra il 1457 e il 1565 e per visitarla dall’interno ti consiglio di informarti in anticipo sugli orari e sulle regole di comportamento da seguire. Puoi fare tutto questo direttamente sul sito ufficiale della Moschea dell’Imperatore.
Sarajevo Brewery
Sempre da questo lato del fiume Miljacka, vicino la moschea, sorge il birrificio più antico della Bosnia-Erzegovina, Sarajevska Pivara 1864. Il birrificio di Sarajevo è l’unico birrificio europeo la cui produzione è stata continua sia durante l’Impero Ottomano sia durante l’Impero Austro-Ungarico ed è l’unico in Bosnia ad avere una propria fonte d’acqua. Proprio l’acqua è uno dei suoi segreti, infatti, è considerata la migliore di Sarajevo e viene pompata da una profondità di 300 metri proprio sotto la fabbrica.
Ti consiglio di fermarti qui per una sosta e per assaggiare una delle sue birre al ristorante che si trova proprio vicino l’entrata del museo. Io mi sono fermato qui per pranzo ma è ottimo anche per una bella cena. I costi sono leggermente più alti rispetto a dei ristoranti in città, ma non così tanto da evitarlo, in più le birre sono buonissime.
Ponte Latino
Per raggiungere l’altra parte del fiume, dove si concentrano la maggior parte delle attrazioni di Sarajevo, ti consiglio di passare sul famoso Ponte Latino, uno dei punti storicamente più importanti della città. Fù proprio qui, nell’angolo al ridosso del museo, che avvenne l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria e Ungheria, nel 1914. Questo evento fu la scintilla che, dopo diverse situazioni, portò allo scoppio della prima guerra mondiale. Visitare il ponte e attraversarlo è ovviamente gratuito.
Ti voglio dare un piccolo consiglio per un’esperienza più intensa e profonda: come avrai capito, questo è un luogo molto importante per la storia dell’uomo, quindi ti invito a provare ad immaginarti in mezzo a quello che successe quel giorno del ‘14. Pensa alla gente riversa in strada per l’accoglienza di F. Ferdinando, pensa al colpo d’arma da fuoco che improvvisamente spezza l’aria, pensa alla fuga delle persone e che tu sei li in mezzo a loro, nel panico, pensa che stai camminando in un luogo dove si è scritta la storia recente dell’umanità.
Sebilj
Dal Ponte Latino puoi iniziare ad entrare nel vero centro storico di Sarajevo e come punto di partenza ti consiglio di andare alla fontana Sebilj, uno dei simboli principali della città. La fontana sorge nel quartiere Baščaršija e fu costruita in legno nel 1891 come primo approvigionamento idrico di Sarajevo. Venne distrutta durante la guerra e ricostruita al termine di quest’ultima. Una leggenda popolare dice che se un visitatore beve la sua acqua, prima o poi, tornerà a Sarajevo.
Moschea Gazi Husrev-beg
La Moschea Gazi-Husrev-beg si trova proprio al centro della città tra le vie del bazar. È impossibile non passarci davanti! Per me è una delle più belle della città ed è possibile visitarla anche all’interno. Per farlo è necessario entrare nel piccolo ufficio turistico che si trova nell’angolo sinistro dello spiazzale, davanti l’entrata, e pagare circa 2 € (4 BAM) di ticket in contanti.
Centro storico
Di cose da vedere a Sarajevo ce ne sono tante ma, ovviamente, molte si trovano vicino al suo centro storico e proprio da qui ti consiglio di partire con una visita “libera”. Perditi tra le vie della città vecchia e assapora l’essenza e la storia di questa città. Fermati a gustare un buon caffè bosniaco in uno dei tanti locali che trovi in giro, assapora la cucina locale e osserva la vita scorrere tre le piccole vie popolate di turisti, gente del luogo, commercianti, ragazzi e negozi di ogni tipo.
Passando lungo la via Ferhadija si incontrano la maggior parte dei punti d’interesse di Sarajevo. Tra questi i più famosi sono:
- Sarajevo Meeting Of Cultures: un punto che celebra la multiculturalità della città che è diventata l’incontro tra l’oriente e l’occidente. Promuove Sarajevo come destinazione di tolleranza e diversità culturale;
- Cattedrale del Sacro Cuore: è la chiesa cristiana di Sarajevo e trovandosi a poca distanza dalle moschee e dalle chiese ortodosse è l’emblema di quanto Sarajevo sia una città aperta a tutti. Nei pressi della cattedrale è possibile visitare anche il Museo del genocidio;
- Rose di Sarajevo: le rose di Sarajevo sono presenti in tutta la città ma quelle che fanno più riflettere e che colpiscono nell’animo sono quelle che si trovano nei pressi dei palazzi residenziali e lungo le vie del centro.
Cosa sono le “rose di sarajevo”?
Le “rose di Sarajevo” sono dei simboli commemorativi ed indicano i punti in cui i colpi di mortaio cadevano nella città durante l’assedio di Sarajevo. I fori lasciati sull’asfalto sono stati colorati di rosso dai cittadini e la forma ricorda una rosa rossa che perde i petali.
Il mio consiglio è di osservare con attenzione questi elementi e di capire l’emozione che provi. Solo così entrerai veramente in contatto con quello che hai intorno. Sei di fronte ad un pezzo importante di storia, non è solo un buco per terra colorato di rosso. Personalmente ho provato una forte inquietudine e mi ha fatto pensare alla situazione che la popolazione poteva vivere in quei momenti. Ti immagini ad avere un colpo di mortaio che ti cade sotto la finestra e uccide dei poveri innocenti di passaggio?;
Fiamma eterna (Vječna vatra): la fiamma eterna è un memoriale in onore delle vittime della seconda guerra mondiale ed è, appunto, una fiamma perennemente accesa con dietro un incisione. Il luogo è toccante e si trova leggermente fuori dal centro.
Piazza del mercato
La piazza del mercato di Sarajevo è un luogo vivace e colorato dove poter acquistare frutta, verdura, miele e altri prodotti locali. Si trova sulla via parallela di Ferhadija e puoi passarci al ritorno dalla fiamma eterna. Proprio in questa piazza, per ben due volte, nel 1994 e nel 1995, durante la guerra in Bosnia ci furono due bombardamenti che uccisero decine civili. A memoria di questo, nella parte alta del mercato, è stato eretto un muro rosso con sopra i nomi delle persone che persero la vita nei bombardamenti.
Prenditi del tempo per goderti il mercato ma anche per riflettere su quello che successe. Osserva ed immagina; viviti l’esperienza in modo intimo e personale per accogliere in pieno il valore.
“Luoghi come questo trasportano più di semplici merci: trasportano memoria!”
Cosa vedere fuori dal centro di Sarajevo
Oltre alle bellezze del centro città ci sono diversi luoghi molto interessanti, assolutamente da non perdere, da vedere fuori il centro di Sarajevo. Di seguito ti parlerò di quelli che mi hanno colpito di più.
Bastione Giallo
Il Bastione Giallo è uno dei resti delle mura difensive della città ed oggi è uno dei punti panoramici più apprezzati a Sarajevo da dove vedere il tramonto.
Cimitero Kovači
Il Cimitero Kovači si trova sulla strada che conduce al Bastione Giallo ed è un cimitero molto caratteristico e toccante. Sulla collina sono infatti presenti queste tombe bianche delle persone che persero la vita durante l’assurda guerra che si svolse a Sarajevo.
Tunnel di Sarajevo
Il Tunnel di Sarajevo è la ricostruzione del tunnel che veniva utilizzato dagli abitanti della città durante la guerra in Bosnia. Si trova vicino all’aeroporto e per visitarlo è necessario acquistare il biglietto al costo di 10 € (20 BAM). Ricordati di portare i 20 BAM in contanti perché non accettano né carte né euro.
Museo dei Veterani di guerra Dobrinj
Il Museo dei Veterani di guerra Dobrinj è una di quelle cose che devi assolutamente vedere a Sarajevo. Il museo è stato creato proprio dai veterani di guerra che hanno combattuto per difendere la propria città; non è un museo statale, è privato. L’ingresso si trova tra le palazzine del quartiere Dobrinja e già qui inizia l’emozione di questo luogo perché, proprio dove sorge il piccolo museo, ci sono diverse rose di Sarajevo che fanno capire quanto successe anche tra i quartieri più popolari.
All’interno si possono vedere tantissimi reperti bellici, dal sistema di comunicazione, alle mine anticarro, dai colpi di mortaio all’attrezzatura della stampa che aggiornava il mondo su quello che accadeva a Sarajevo. In più ci sono diverse riproduzioni di luoghi importanti come l’infermeria, l’area relax dei soldati, il “quartier generale” e tanto altro.
Non voglio raccontarti tutto per lasciarti il piacere puro della scoperta. Solo così puoi apprezzare veramente luoghi del genere. Quello che ti posso dire è che ad accoglierti ci sarà probabilmente un uomo che ha combattuto veramente per la libertà della sua città e che, personalmente, è stato uno dei musei che mi ha lascito di più in assoluto.
Come visitare al meglio la Bosnia ed Erzegovina
Organizzare un viaggio a Sarajevo è molto semplice e ti basterà seguire questa guida per avere una bella panoramica sulla città. Anche visitare il resto della Bosnia ed Erzegovina è semplice e noleggiando un auto potrai partire alla scoperta delle mete più gettonate tra i visitatori.
Ma qui voglio farti una precisazione doverosa, come avrai capito leggendo i paragrafi precedenti, questi luoghi hanno tante storie da raccontare e con una visita superficiale non riuscirai ad apprezzare fino in fondo questo paese. Sono troppe le cose da scoprire e sono tante le cose che puoi imparare in pochi giorni.
Affidati a delle guide locali
Proprio per questo, il più grande consiglio che ti posso dare è di affidarti a delle guide locali. Ci sono diverse agenzie che organizzano free walking in città e tour organizzati nel paese, ma io ti consiglio di affidarti ai ragazzi di Bella Bosnia Tours. Questa giovane agenzia è formata da un gruppo di ragazzi che ha vissuto in Italia e che parla correttamente l’italiano; può sembrare roba da poco ma poter apprezzare fino in fondo i racconti e le spiegazioni di un posto, nella tua lingua, è un grande valore aggiunto.
Sono guide non solo preparate e disponibili, ma anche profondamente innamorate del loro paese. Il loro desiderio è di farti scoprire la Bosnia ed Erzegovina e la sua storia con un’esperienza autentica, che darà al tuo viaggio un valore e uno spessore completamente diverso.
Ti lascio il piacere della scoperta! Non ti svelerò altro su di loro così potrai vivere l’esperienza in prima persona, proprio come è successo a me. Se vuoi prenotare qualche escursione ricordati di presentarti come amico di questo blog.
Se invece ti interessa approfondire ti consiglio di leggere un bellissimo libro che hanno scritto, in italiano, su Sarajevo. Puoi acquistarlo cliccando su questo link affiliato Amazon: “Sarajevo amore mio. Guida di Sarajevo di Bella Bosnia Tours”.
A cosa devi stare attento
Sarajevo, ma la Bosnia in generale, è un paese sicuro in cui viaggiare. Come per tutti i luoghi del mondo, però, serve stare attenti alla microcriminalità nei luoghi più turistici. Evita di lasciare oggetti personali incustoditi, attento allo zaino dei luoghi più affollati come, ad esempio, il centro di Mostar ed evita di lasciare in auto oggetti in bella vista. Un altro piccolo consiglio che voglio darti è di arrivare in questo paese con la mente aperta, senza pregiudizi, soprattutto religiosi. Solo così accoglierai veramente ogni insegnamento che questa popolazione e questa terra possono regalarti.
Le mie considerazioni finali
Come avrai capito leggendo questa guida, Sarajevo mi ha lasciato tanto; sono tornato a casa con grandi insegnamenti, con la testa piena di domande e con il cuore gonfio di gratitudine. Volevo un viaggio così!
Essendo una meta particolare ma, purtroppo, anche molto sottovalutata, voglio lasciarti il piacere della scoperta senza raccontarti tutto quello che ho imparato e che a me è veramente piaciuto. Anche perché ognuno vive il viaggio a modo suo ed è giusto essere liberi di farlo.
Ti ringrazio per aver letto questa guida ma, prima di chiudere, voglio prendere in prestito le parole del mio amico Nermin che accoglie così i visitatori della sua amata città:
“Benvenuto nella citta dove tutti sono uguali;
Benvenuto nella città dell’amore;
Benvenuto nella città degli eroi;
Benvenuto nella città della guerra;
Benvenuto nella città della multiculturalità;
Benvenuto nel simbolo della resistenza e della vittoria;
Benvenuto a casa! Perché Sarajevo è la casa di tutti coloro che hanno un cuore gentile”.
Se vuoi avere altri consigli su questo itinerario scrivimi anche per email o in dm sui miei canali social come Instagram e Facebook, sarò felice di confrontarmi con te.
Federico