La “Via dei Fari”, un on the road leggendario in Bretagna

Via dei fari Bretagna

Che sia mare, montagna, città d’arte o una nazione intera, ci sarà sempre un itinerario pronto ad essere percorso on the road e la “Via dei Fari” è perfetta per questo tipo di viaggio.

Con l’aumento del costo dei voli, infatti, hanno preso sempre più piede i viaggi on the road. Che siano a bordo di van, camper, automobile o moto la strada ha da sempre attratto quei viaggiatori amanti della libertà e della flessibilità.

Poter scoprire un posto nuovo in totale autonomia, senza sottostare ad orari e scadenze, è un aspetto che in tanti hanno riscoperto. Tra gli anni ‘60 e ‘70 il movimento hippie ha in qualche modo dato una spinta a questo stile di viaggio, che ad oggi, negli anni duemila, è rinato tanto da far aumentare la vendita dei camper dell’11,92% solamente nel 2021.

In Europa ci sono tantissimi itinerari per un viaggio on the road e la differenza la fa solamente il “cosa”: cosa voglio scoprire? cosa voglio vedere?.

Viaggio on the road sulla Via dei fari

Negli ultimi anni ho intrapreso tanti viaggi on the road, anche con mezzi diversi e ormai sono diventato un vero esperto. Ho viaggiato con le classiche auto a noleggio, in van e con la mia auto camperizzata. Sono stato su strada per periodi più brevi, come i cinque giorni in Svizzera, ma anche per periodi più lunghi con i quasi due mesi tra l’Italia e la Norvegia.

Ma tra i viaggi on the road più belli che ho fatto c’è senza dubbio la leggendaria “Via dei Fari” in Bretagna; una regione francese poco conosciuta ma di una bellezza disarmante, piena di storia, natura e cibo. Non uso queste tre parole a caso o solo per farti venire curiosità, ma sono veramente i tre pilastri cardine per cui dovresti scegliere questo itinerario come tuo prossimo viaggio on the road.

Dove si trova e cos’è la Bretagna

Bretagna regione francese

La Bretagna è una regione della Francia e si trova all’estremo nord-ovest, sull’Oceano Atlantico. Da un lato è la porta d’ingresso al canale della Manica. Ha una costa frastagliata e dai panorami mozzafiato e l’oceano è l’anima di questa dura regione. 

Qui il clima non è clemente e spesso porta su questa penisola tempeste, vento e pioggia. Essendo una regione a stretto legame con il mare si è reso necessario l’installazione di diversi fari per poter segnalare la “terra” ai marinai di passaggio; perché poter vedere una luce nella tempesta, spesso, ha fatto la differenza tra la vita e la morte. 

La “Via dei Fari” 

Faro di Petit Minou in Bretagna

L’itinerario di cui voglio parlarti non è ancora tra i più conosciuti in Europa, ma questo non toglie la sua bellezza e originalità, anzi, ti assicuro che è molto più bello di tanti altri più blasonati.

La “Via dei Fari” o “Route des Phares” è un percorso di circa 100 km che passa lungo la costa della Bretagna, ufficialmente da Brest a Brignogan e consente di scoprire tutti i fari della regione: 17 sulla costa, 13 in mare, 85 torrette e 204 boe galleggianti. Anche se possono sembrare pochi chilometri la tortuosità delle strade, i limiti di velocità e le tante cose da vedere possono allungare di molto i tempi di percorrenza.

Ma perché si chiama così? 

Devi sapere che il tratto di costa tra Normandia e Bretagna ha la più alta densità di fari al mondo. In passato queste sentinelle erano fondamentali per i marinai che navigavano lungo queste coste. Ad oggi la maggior parte è ancora attiva, anche se ormai sono quasi tutti automatizzati e i leggendari “guardiani del faro” sono presenti solo in pochissime strutture.

Quasi tutti possono essere visitati, anche dall’interno, ma per raggiungere la cima, dove c’è la lanterna, per godersi il panorama, è necessario affrontare una salita angusta e faticosa fatta di diverse centinaia di scalini. Ma fidati, ne vale la pena!

Molti di questi fari sono centenari e alcuni sono addirittura diventati patrimonio UNESCO

Ma andiamo al sodo; nei prossimi paragrafi ti darò tantissime informazioni e consigli su come goderti al meglio questo on the road in Bretagna e ti racconterò la mia esperienza tra questi fari leggendari.

“Via dei Fari”, il periodo migliore 

Via dei fari tempesta

Essendo una regione molto dura, dal punto di vista climatico, l’estate è senza dubbio il periodo migliore per avventurarsi lungo queste strade. Ma considera che la pioggia e il vento li potrai trovare anche ad agosto, ma per fortuna non così di frequente come nei mesi invernali.

Proprio in questi mesi si concentra il più alto numero di perturbazioni e tempeste, che possono portare anche diversi danni rendendo le strade inagibili. Con questo non vuol dire che è impossibile da fare, ma devi tener presente il meteo perché può condizionare tanto la tua esperienza.

In più, molti fari sono visitabili solo nel periodo estivo e solo con buone condizioni meteorologiche, perché la marea e le correnti in questa zona non perdonano. Quelli sulle isole, ad esempio, sono chiusi la maggior parte dell’anno e sarebbe un peccato impegnarsi in un viaggio così senza poter visitare i fari più belli e caratteristici.

Ma l’estate corrisponde anche al periodo di maggior afflusso turistico e questo vuol dire prezzi più alti e alloggi pieni. Perché è vero che non è un itinerario ancora famoso, ma sta crescendo costantemente e non ci sono tutte queste soluzioni. Quindi ti consiglio di prenotare gli alloggi o i campeggi con largo anticipo. 

Cosa vedere sulla “Via dei Fari”, il mio itinerario

Ora ti racconterò il mio itinerario, ma premetto, ho fatto delle scelte in base ai miei interessi quindi ti consiglio di informarti se vuoi aggiungere delle attrazioni che ti interessano di più.

Sei pronto? Bene, prendi carta (geografica) e penna alla mano e segnati tutti i posti migliori di questo leggendario on the road.

Le Mont Saint Michel

Le Mont-Saint-Michel

La mia avventura lungo la “Via dei Fari” è partita dalla meravigliosa Le Mont-Saint-Michel, in Normandia. Non è il punto di partenza “ufficiale”, ma arrivando con l’aereo a Parigi ho colto l’occasione e ho visitato questo posto meraviglioso. 

Le Mont-Saint-Michel non ha bisogno di molte presentazioni, basti pensare che è il secondo sito turistico più visitato di Francia e che il comune e la baia fanno parte del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO dal 1979. Per visitarla si può lasciare la macchina presso i grandi parcheggi all’entrata del sito e da lì prendere dei piccoli bus elettrici che ti portano all’inizio della baia. Si può anche andare a piedi con una passeggiata di circa 1km e la vista è bellissima, ma preparati a sporcare scarpe e pantaloni. Superato il pontile si attraversano le mura e si è finalmente dentro. Ora goditi le piccole vie, i locali e la vista sulla baia dai punti panoramici. 

Tips: Potrebbe esserci del vento anche ad agosto, quindi copriti perché potresti sentire freddo. Esplorare il centro può essere faticoso vista la presenza di salite e gradini, quindi prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno.

Saint Malo Bretagna

Saint-Malo

La seconda tappa di questo on the road è la città portuale di Saint-Malo, a circa 1h di strada da Le Mont-Saint-Michel. Questa piccola città fortificata segna ufficialmente la mia entrata in Bretagna.  

Saint-Malo è circondata da alte mura di granito che in passato proteggevano i corsari. Da non perdere è il centro storico e la Cattedrale e con circa 2h puoi completare la visita di questa suggestiva città. 

Prima di arrivare a Saint-Malo ti consiglio vivamente di visitare il piccolo paese di Cancale, un gioiellino che non puoi assolutamente perdere. Si trova sulla baia del Le Mont-Saint-Michel ed infatti quando non c’è foschia la si vede all’orizzonte; qui la marea ha dei flussi record e questo susseguirsi di acqua porta a un costante arrivo di sostanze nutritive, rendendo l’ostricoltura una caratteristica di spicco di questa zona. 

“Come Venere, Cancale è nata da una conchiglia!”

Già dai tempi dei romani qui si mangiavano le ostriche e ad oggi sono considerate una vera prelibatezza a livello mondiale tanto che dal novembre 2019, le ostriche di Cancale, sono iscritte nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Ma di questo te ne parlerò meglio nel paragrafo dedicato.

Tips: quando percorrerai le coste di questi piccoli paesi volgi lo sguardo anche verso il mare, in queste zone è facile vedere delle foche nuotare vicino la riva.

Faro Capo fraehel Bretagna

Cap Fréhel

Il primo faro di questo viaggio lo si trova a circa 1h di strada da Saint-Malo ed è quello di Cap Fréhel. Ѐ posizionato su una scogliera di 103 metri e il paesaggio che lo circonda è considerato tra i più belli della Bretagna.

Prima di questo ne era stato costruito uno più piccolo all’inizio del XVIII secolo ma fu poi distrutto durante la guerra. Il nuovo è stato rifatto tra il ‘40 e il ‘50 ed è tutto in pietra. E’ considerato uno dei cinque fari più potenti di Francia e il suo raggio può raggiungere i 53 km. La posizione isolata e rialzata ha fatto sì che questo meraviglioso faro fosse una guida preziosissima per i marinai che navigavano lungo la costa nord della Bretagna.

Via dei fari; Faro di Ploumanac'h Bretagna

Faro di Ploumanac’h

Proseguendo lungo la “Via dei Fari” si incontra il faro di Ploumanac’h; una torre piramidale in granito alta 15 metri. Prima di questa, nel 1860 circa, era stata eretta un’altra torre ma nel corso della seconda guerra mondiale, ad agosto del 1944, venne abbattuta dalle truppe tedesche. Solo nell’ottobre del 1948 iniziarono i lavori del nuovo faro, quello che oggi possiamo ammirare in tutto il suo splendore.

Faro di Pontusval Bretagna

Faro di Pontusval

Da qui ho deciso di modificare un po ‘ il mio itinerario, perché per le tempistiche ho dovuto scegliere cosa vedere e cosa saltare e alla fine ho scelto di mettere le indicazione per il faro di Pontusval.

La lanterna di questo faro si accese per la prima volta nel 1869 e serviva come collegamento tra l’Isola Vergine e l’Isola di Batz. La costa è molto rocciosa e in passato sono avvenuti molti naufragi, da qui la necessità di costruire questa torre. Nella seconda guerra mondiale fu utilizzato come base dall’esercito tedesco, infatti è ancora possibile vedere nel giardino i resti di un forte.

Nel 2016 è stato classificato monumento storico ma non è visitabile perché privato. Non è il più imponente dei fari, infatti è alto solamente 18m e la lanterna ha una portata di 18 km, ma il paesaggio che lo circonda lo ha reso uno dei fari più fotografati al mondo. Ѐ considerato un vero e proprio paradiso per i fotografi e la sua immagine è utilizzatissima anche sui prodotti dei supermercati, nelle pubblicità e sui libri che parlano della Bretagna, però raramente viene nominato e localizzato.

In questa zona vive ancora la leggenda del drago di Elorn; un drago che terrorizzava gli abitanti del regno la cui carcassa sembra sia ancora nelle acque davanti al faro. Chissà….

Tips: Ѐ possibile raggiungerlo direttamente con una passeggiata molto suggestiva lungo la costa che parte dal paese di “Village de Meneham”. Un sito turistico con casette dai tetti in paglia e con il suo campanile che si erge tra i due blocchi di roccia che lo stringono a sé.

Faro Isola Vergine Bretagna

Faro dell’Isola Vergine

Immancabile nel tuo itinerario dovrà essere il faro dell’Isola Vergine, Île Vierge lighthouse, il faro in pietra più alto del mondo! Questa torre è alta ben 82,5 m e il raggio della sua luce può raggiungere i 50 km. 

È situato su una piccola isola raggiungibile con delle escursioni organizzate, da aprile a ottobre (non facili da trovare), ed è possibile salire fino in cima percorrendo i 365 gradini che conducono alla lanterna. L’interno della torre è rivestito di opale blu-azzurro, una rarità per dei fari di questa stazza. 

Tips: Organizza con anticipo l’escursione perché il numero di persone ammesso sull’isola è limitato e i posti finiscono in fretta.

Faro di Trezien

Faro di Trézien

Proseguendo verso sud, lungo la “Via dei Fari”, si incontra la più “strana” tra queste sentinelle di mare, il faro di Trézien. La particolarità di questa torre è che non è situata sulla costa, o meglio, è dentro il piccolo paese di Plouarzel che sorge a 500 m dalla costa.

Ѐ visitabile da aprile a settembre e per arrivare fino in cima bisogna salire i 182 scalini dell’angusta scala a chiocciola. La lanterna è a 37,2 m di altezza e da lì è possibile ammirare all’orizzonte l’arcipelago di Molène e Ouessant.

Faro di kermorvan Bretagna

Faro di Kermorvan

Stiamo per raggiungere il punto più a sud della penisola della Bretagna, ma prima c’è da visitare quello che è considerato il faro più occidentale di Francia. Ci troviamo nella cittadina di Le Conquet, dove tutti i giorni di luglio e agosto e nei fine settimana di settembre, è possibile visitare il faro di Kermorvan.

Per raggiungerlo bisogna percorrere circa 1km a piedi sul promontorio nel quale è stato costruito e all’inizio si cammina tra la vegetazione fino a che, dopo circa 10 minuti, si arriva a costeggiare il mare. A poca distanza c’è l’inizio del ponte in granito che conduce al faro.

È stato aperto al pubblico solamente nel 2022, è completamente automatizzato e guida le navi nel canale del Four. E’ alto 20 m e la portata della sua lanterna è di 40 km.

Faro di Ouessant Bretagna

Faro di Crec’h

Sempre dalla cittadina di Le Conquet è possibile imbarcarsi per raggiungere l’isola di Ouessant e visitare il faro di Crec’h. Questo faro è alto 55 m ed è stato costruito nel 1863 per prevenire i troppi naufragi che, negli anni passati, si erano verificati nella zona. La causa principale di questi incidenti era la nebbia che, anche oggi, nasconde le insidie di una costa rocciosa e frastagliata, costantemente battuta da onde e tempeste.

Il suo raggio di luce bianca, proiettato ogni dieci secondi, è considerato il più potente d’Europa e può raggiungere i 54 km. 

Tips: Organizza in anticipo l’escursione e tieni presente che, in caso di maltempo, non è assicurata l’uscita. Valuta tutto e prenditi il tuo tempo per visitare questa meraviglia.

Via dei fari; Faro Saint Mathieu

Faro di Saint-Mathieu

Ci siamo, abbiamo raggiunto uno degli hotspot di questo on the road, Pointe Saint Mathieu, dove sorge fiero e imponente l’omonimo faro di Saint-Mathieu, uno dei più famosi della Bretagna e dell’intera “Via dei fari”.

Questa torre è stata costruita sulle rovine di una vecchia abbazia nel 1835, è alta 37 m e il raggio di luce ha una portata di 55 km. Questo faro è stato classificato come monumento storico il 23 maggio 2011. Ѐ visitabile tutto l’anno e per arrivare in cima si devono salire 163 gradini. Il panorama è mozzafiato e la posizione strategica, che guida le navi verso la città di Brest, ha avuto un ruolo fondamentale nel prevenire i naufragi. 

Tips: Lungo queste coste è possibile avvistare delle famiglie di delfini seguire le imbarcazioni di pescatori in cerca di un pasto facile.

Faro di Petit Minou Bretagna

Faro di Petit Minou

Brest, uno dei due estremi di questa “Via dei fari”, è ormai vicina ma prima di arrivare c’è l’ultimo faro che devi assolutamente visitare: il faro di Petit Minou.

Questa torre, alta 26 metri, sorveglia l’entrata al porto di Brest ed e’ stata costruita sopra il vecchio forte. La sua luce ha una portata di 35 km. Ne fu chiesta la costruzione dalla marina francese per garantire una sicura entrata al porto di Brest, uno dei più trafficati di Francia.

Durante le tempeste non è possibile arrivare al faro perché le onde possono superare le mura e infrangersi sulla torre, portando via tutto quello che c’è alla base. Anche passare sul ponte diventa pericoloso e quindi vietato.

Sulla strada per arrivare al faro è possibile scorgere e visitare diversi bunker fatiscenti della seconda guerra mondiale, il paesaggio è molto suggestivo e scattare foto per Instagram è facilissimo. 

La “Via dei Fari”, quella ufficiale, si conclude qui a Brest e nell’itinerario che hai appena letto ho cercato di fornirti tutti i dettagli utili e le informazioni per poter organizzare al meglio il tuo viaggio alla scoperta dei fari della Bretagna. 

Ma il mio viaggio non è finito qui e nei prossimi paragrafi ti darò altri consigli pratici su come goderti al meglio questo on the road; facendoti conoscere anche altri fari che devi assolutamente vedere. 

Come percorrere al meglio la “Via dei Fari”

La Bretagna è una regione che si adatta perfettamente ai viaggi on the road, perché le strade attraversano piccoli paesi e borghi molto caratteristici in cui fare delle soste e gli scorci sul mare e le scogliere regalano paesaggi mozzafiato.

Essendo un on the road ti consiglio di organizzarlo con un van o con un camper, perché dormire in campeggio lungo la costa, magari con uno di questi fari ad illuminare la notte è un’esperienza indimenticabile. 

Ma se preferisci percorrere questi chilometri con un auto a noleggio o in sella alla tua moto non preoccuparti, lungo la “Via dei Fari” si incontrano tanti campeggi, anche fronte mare, in cui fare sosta per una o più notti. I prezzi sono abbastanza contenuti per piazzole e parcheggi, ma ovviamente si alzano per bungalow o piccole casette.

Io ti consiglio di fare un viaggio itinerante, ma se preferisci avere una base fissa e girare giornalmente le varie zone della Bretagna, ti consiglio di trovare un alloggio nella zona di Brest (dove i prezzi sono più bassi) o nei paesi più centrali, come Saint-Renan e Lesneven, che sono a poca distanza da tutti i punti d’interesse.

Dove e cosa mangiare lungo la “Via dei Fari”

Ostriche Cancale Bretagna

Come dicevo in un dei paragrafi precedenti, l’oceano è la fonte di sostentamento primaria della Bretagna; questa regione ha un legame millenario con il mare e le sue creature e questo lo si capisce subito anche dalla cucina tradizionale.

Premetto, siamo in Francia, quindi è possibile mangiare di tutto ovunque, ma se visiti questa regione devi assolutamente provare una delle sue prelibatezze e sulla “Via dei Fari” troverai tantissimi posti in cui fermarti a mangiare.

Ostriche patrimonio UNESCO

Le ostriche francesi sono tra le più pregiate al mondo e in tutta la nazione puoi trovare le tante varietà che si allevano in queste acque. Durante il mio viaggio ne ho provate tante e anche se erano tutte buonissime, quelle di Cancale erano di un altro pianeta!

Come ti ho raccontato in precedenza, nel 2019 le ostriche di Cancale sono state iscritte nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e ti garantisco che basta un assaggio per capirne il motivo. Puoi assaporare questo mollusco direttamente al mercato delle ostriche di Cancale, dove ogni giorno i pescatori portano sui banchi cassette stracolme di ostriche.

I bretoni na vanno ghiotti ed è tradizione prendere un piatto con sei o dieci ostriche, sedersi sul lungoporto e mangiare con il viso accarezzato dalla brezza dell’oceano. 

Frutti di mare e crostacei

Ogni ristorante che troverai in Bretagna avrà da offrirti dei frutti di mare o dei crostacei di altissima qualità, quindi, come si dice a Roma: “dove caschi, caschi bene!”

Ma tra i tanti locali in cui ho mangiato ce n’è uno, consigliatomi dall’host dell’appartamento in cui soggiornavo, dove si percepisce bene il clima e l’atmosfera bretone. Si trova al porto di Brest e si chiama “Le Crabe Marteau”, ”Il granchio martello”: in questo ristorante i telefoni non prendono ed è facilissimo entrare in contatto con gli altri clienti. Sarà infatti altamente probabile che una persona del posto, impegnata a mangiare con le mani il suo pezzo di granchio, ti inizi a fare domande e ti inviti a bere un boccale di birra insieme.

Un’altra particolarità di questo ristorante è che, appena entrato, un cameriere ti fornirà un bavaglio da mettere al collo, tipo quello dei bambini per non sporcarsi e un martello di legno con cui aprire le chele del granchio. Si ti sporcherai ma il divertimento è assicurato. 

Il cibo è eccezionale e tra ostriche, granchi, gamberi ecc avrai solo l’imbarazzo della scelta. Per me è il ristorante più buono in cui ho mangiato durante questo viaggio. I prezzi sono onesti e con 20€ a testa puoi mangiare del pesce freschissimo. 

Personalmente amo questi posti e se hai voglia di un esperienza diversa ti consiglio assolutamente di andare qui, però prenota in anticipo perché ci sono pochi posti ed è sempre pieno di gente (anche local).

Altri fari da non perdere 

Ti ho raccontato le storie dei fari che ho visitato in Bretagna e ti ho fatto vedere dove sono posizionati lungo la “Via dei Fari”, ma ancora non ti ho detto che, a poche ore di macchina l’uno dall’altro, ce ne sono tanti altri che meritano di essere scoperti. Io ne ho aggiunti due al mio itinerario e posso dirti che ho fatto la scelta migliore che potessi fare; perché uno di questi è tra i più belli al mondo!

Curioso di saperne di più? Allora leggi le prossime righe e ti farò scoprire dei fari per cui “perderai la testa”.

Il Faro delle Balene

Faro delle Balene Bretagna

Posizionato all’estremità ovest dell’Isola del Rè, di fronte alla cittadina di La Rochelle, si erge fiero il “Phare des Baleines”, un’imponente torre alta 57 m e dalla portata della sua lanterna di 50 km. Alla base ci sono diversi punti ristoro, negozi di souvenir e un museo; è stato classificato monumento storico nel 1904.

Questo faro ha una storia triste alle spalle, infatti il suo nome deriva dalla grande quantità di balene che si arenarono lungo quelle coste. Ormai è difficile vedere questi animali da quelle parti ma in passato qui ne morirono tantissime.

Cordouan, il “faro dei Re”, patrimonio UNESCO

Faro di Cordouan

Il faro di Cordouan è il più antico di Francia ancora in funzione, ha circa 400 anni di storia e nel tempo ha subito tante ristrutturazioni e migliorie. Ha resistito a guerre e tempeste e dal 2021 è diventato patrimonio dell’umanità UNESCO insieme ai più blasonati Taj Mahal e la Grande Muraglia Cinese. Si dice sia “l’erede del Faro di Alessandria” e dal 1862 è considerato monumento storico.

Si erge sulla foce del Gironda, l’estuario più grande d’Europa, che in passato è stato considerato come uno dei punti più pericolosi del vecchio continente a causa delle correnti e dei banchi di sabbia mobili che hanno affondato centinaia di navi. Qui le tempeste sono impressionanti e di una violenza inaudita, ma grazie a lui sono tantissimi i marinai che hanno potuto riabbracciare le proprie famiglie.

Ѐ considerato il faro più bello del mondo, soprannominato la Versailles del mare, è alto 68 m e per raggiungere la lanterna ci sono 301 gradini. Ѐ anche l’unico ancora abitato tutto l’anno dai leggendari “guardiani del faro”, uomini solitari che si assicurano di mantenere in funzione la lanterna in qualsiasi situazione. Si alternano ogni due settimane circa e tra i loro compiti c’è la tutela dell’ambiente marino circostante, la sicurezza del monumento, la manutenzione e l’accoglienza dei turisti.

Come visitare il faro di Cordouan?

Si può visitare il faro di Cordouan solamente con un’escursione organizzata che parte da Royan o da Le Verdon-sur-Mer. L’escursione costa circa 50 € a persona, è divertente e adrenalinica, soprattutto quando devi camminare con l’acqua fino alle ginocchia per raggiungere l’entrata dopo che la barca ti lascia sul molo mezzo sommerso.

Tips: Con un mezzo anfibio si arriva vicino al pontile mezzo sommerso che porta all’entrata del faro, quindi utilizza scarpe da scoglio o vecchie scarpe da ginnastica perché è facile bagnarsi fino alle ginocchia con l’acqua di mare. Anche ad agosto è possibile beccare pioggia e vento, quindi porta un kway o una giacca a vento

Consigli per un viaggio on the road

A prescindere che tu stia pensando di affrontare questo viaggio in macchina, in camper o con la tua moto, ci sono dei consigli importanti che devi tenere a mente.

1. Assicurazione

Stipula un assicurazione completa nel caso in cui prendessi un mezzo a noleggio. Gli inconvenienti capitano ma l’importante è farsi trovare pronti così da non compromettere e rovinare il viaggio.

2. Studia bene l’itinerario ma rimani flessibile

Conoscere ogni cosa che incontrerai lungo la strada è veramente difficile, forse impossibile, ma andare totalmente allo sbaraglio non è mai una grande idea. Studiati bene le tappe che farai ma rimani aperto a cambiare strada perché le cose belle e inaspettate, spesso, si trovano dietro a quella curva che porta su una strada sterrata. 

3. Mai sottovalutare le distanze

Negli anni, dopo migliaia di chilometri percorsi, ho imparato che sottovalutare le distanze è un grossissimo errore. Non darti mai un orario troppo stretto di arrivo a destinazione, perché tra il traffico, i punti di interesse, i limiti di velocità e le soste stai sicuro che il viaggio durerà molto di più. 

4. Controlla dove dormire e campeggiare

Prima di arrivare a destinazione controlla su applicazioni specializzate, come Park4night, tutte le info utili di quel posto. Su questa app troverai parcheggi, zone di sosta, punti di scarico, dove ricaricare l’acqua e tanto altro. Il tutto recensito da altri viaggiatori, così che potrai farti un idea su cosa è meglio per te senza trovare spiacevoli sorprese.

Bandiera Bretagna

Le mie considerazioni finali 

Il viaggio in Bretagna lungo la “Via dei Fari” è stato veramente sorprendente; ero partito con poche aspettative, giusto con la curiosità di vedere tutti questi fari incredibili, ma la Francia ha saputo veramente sorprendermi.

Sono stato molto colpito dalla bellezza dei paesaggi e dei centri abitati che si susseguono uno dopo l’altro, con castelli e borghi antichi che riempiono di meraviglia i chilometri percorsi.

Ma il massimo è stato vedere la costa bretone, così impervia e dura ma custodita e sorvegliata da fari e uomini tanto duri fuori quanto “dolci dentro”. Le persone che ho incontrato lungo la strada sono state tutte super gentili e accoglienti, facendomi amare questa regione francese.

La Bretagna ha realmente preso un pezzo del mio cuore!

Se vuoi avere altri consigli su questo itinerario scrivimi anche per email o in dm sui miei canali social come Instagram e Facebook, sarò felice di confrontarmi con te. 

Federico

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